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C’è un attrezzo che, più di tutti, incarna l’essenza dell’allenamento con i pesi: il bilanciere. Nonostante l’enorme varietà di macchine e dispositivi presenti oggi nelle palestre, questo strumento dalla forma semplice e lineare resta uno dei più efficaci. Il motivo? Perché funziona. Sia che tu voglia aumentare la massa muscolare, migliorare la forza, o semplicemente tenerti in forma, il bilanciere da palestra ti accompagna in ogni fase dell’allenamento.
Parlare di "bilanciere" oggi significa anche distinguere tra decine di modelli, utilizzi e caratteristiche diverse. Non tutti i bilancieri per palestra sono uguali: la scelta dipende molto dagli obiettivi, dal tipo di esercizio e anche dal contesto in cui ti alleni (palestra commerciale o home gym). Ma prima di addentrarci nelle specifiche, vale la pena capire perché questo strumento ha ancora così tanto valore.
Un classico che allena tutto
Il bilanciere non è solo un tubo d’acciaio con cui fare panca o squat. È uno strumento che coinvolge più gruppi muscolari contemporaneamente, promuove la coordinazione e, soprattutto, richiede stabilità. Quando esegui uno stacco da terra, ad esempio, il corpo lavora in sinergia: gambe, schiena, addome e braccia. Nessuna macchina isolata riesce a replicare questo effetto.
Ed è proprio questa capacità di lavorare in modo "funzionale" che ha permesso al bilanciere per palestra di rimanere protagonista anche nei programmi più moderni, dal powerlifting al cross training. Inoltre, offre una libertà d’azione difficile da eguagliare: puoi variare il carico facilmente, cambiare presa, e adattare ogni esercizio alle tue proporzioni.
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Tipi di bilancieri: non sono tutti uguali
Chi è alle prime armi potrebbe pensare che esista un solo tipo di bilanciere. In realtà ne esistono diversi, ciascuno pensato per un uso specifico.
Il più comune è il bilanciere olimpionico, lungo 2,20 metri e con un diametro di 50 mm alle estremità. Questo è il formato standard usato nelle competizioni, ed è quello che trovi nella maggior parte delle palestre professionali. Ha un peso regolamentare di 20 kg (15 kg per la versione femminile), cuscinetti a sfera per far ruotare le manichette e una zigrinatura centrale per migliorare la presa.
Poi c’è il bilanciere standard, spesso più corto e con diametro ridotto (25 o 28 mm), molto usato nelle home gym. È più economico e compatto, ma meno resistente a carichi estremi. In questo caso, occhio alla qualità: alcuni modelli a basso costo tendono a piegarsi facilmente.
Esistono poi varianti come il bilanciere EZ, dalla forma ondulata, perfetto per ridurre lo stress su polsi e gomiti durante esercizi come curl e french press. Infine, ci sono i bilancieri da powerlifting, disciplina in cui esso è fondamentale, specializzati per squat, stacco e panca, con zigrinature diverse e una rigidità maggiore.
Come scegliere il bilanciere giusto per te
Il primo consiglio è semplice: non farti guidare solo dal prezzo. Un bilanciere economico può sembrare una buona idea all’inizio, ma se si piega dopo poche settimane o ha una rotazione scarsa, l’allenamento ne risente. Piuttosto, scegli un modello con una buona capacità di carico (almeno 200–250 kg per uso domestico), con manicotti in acciaio pieno e una zigrinatura non troppo aggressiva.
Se ti alleni in casa, considera anche lo spazio: un bilanciere olimpico richiede almeno 2,5 metri liberi. In questi casi può avere senso puntare su modelli compatti, magari abbinati a manubri regolabili o a un rack multifunzione.
In palestra, invece, hai accesso a modelli professionali. Approfittane. Se non sei sicuro di come usarli, chiedi a un istruttore qualificato: l’esecuzione corretta è fondamentale per evitare infortuni.
Se stai progettando una Home Gym, può essere utile dare un’occhiata a siti competenti che offrono informazioni tecniche e aggiornamenti sull’attrezzatura.
L’arte della progressione
Uno dei grandi vantaggi del bilanciere da palestra è la possibilità di lavorare con precisione sul carico. Aggiungere anche solo 1,25 kg per lato può sembrare poco, ma nel lungo periodo rappresenta una progressione solida. Questo è il principio dell’overload progressivo, fondamentale in ogni programma efficace.
Il bilanciere permette anche un lavoro molto “personale”: puoi adattare il movimento alla tua struttura, testare le variazioni tecniche (presa larga, presa stretta, stance diverso), e monitorare i tuoi miglioramenti con precisione. Cosa che diventa difficile con le macchine preimpostate.
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Curare l’attrezzatura
Un buon bilanciere, se trattato con cura, può durare decenni. Dopo l’uso, evita di lasciarlo carico a terra o su superfici umide. Pulisci regolarmente la zigrinatura con una spazzola in nylon e applica una leggera lubrificazione sui cuscinetti se il modello lo richiede. E, se hai investito in un bilanciere di qualità, trattalo come si deve: non è solo un pezzo di metallo, è uno strumento da lavoro.
PUBBLICAZIONE
21/05/2025